Tra i fascisti e la polizia

Le notti faceva freddo e la fame e dormire sotto la pioggia e la paura.

Vengo dalla provincia di Ghazni e sono il signor X.

Ho sofferto per tutto il tempo che ho vissuto in Grecia fin dal primo giorno del  mio arrivo, le notti che faceva freddo senza avere un posto per dormire, la fame, dormire sotto la pioggia e la paura.

Una notte a Patrasso mentre dormivo, un poliziotto con calci mi ha svegliato e mettendomi le manette mi ha portato via. La polizia quando fermava i ragazzi a Patrasso, li portava ad Atene e li lasciava lungo le strade, io sono stato portato via e sono stato lasciato in mezzo alla campagna vicino a Atene, per arrivare nella città avrei dovuto camminare per almeno due ore, perchè tanti ragazzi come me non avevano una lira, c’erano dei ragazzi che avevano fatto quattro o cinque giorni di camminata per tornare a Patrasso.

I ragazzi vengono accoltellati dai poliziotti fascisti a Patrasso, io ho visto con gli occhi miei quando due ragazzi sono stati accoltellati dai poliziotti e sono stati trasportati in ospedale. Mentre noi preparavamo il tè o cucinavamo, venivano i poliziotti [e] calpestavano le nostre cose, tante volte a me è successo che mentre cucinavo o preparavo il tè sono venuti e hanno dato calci alle mie cose per il dispetto.

Vorrei dire che la vita era difficile e problematica. Da un’altra parte c’erano i fascisti, d’altra parte la polizia e i poliziotti in borghese, i quali avevano reso impossibile girare a Patrasso. Quando i fascisti incontrano i ragazzi, li accoltellano ed invece se li incontra la polizia li picchia con i manganelli.

Io sono stato picchiato di brutto tante volte dalla polizia, ho avuto in testa circa otto botte di manganello, tante volte al freddo d’inverno sono stato bagnato, ci lasciavano andare via. Io per asciugarmi andavo in giro a raccogliere il legno. Aspettavo tanto tempo prima che mi si asciugavano i vestiti perché faceva tanto freddo.

D’inverno tre volte mi hanno buttato nell’acqua. Chi aveva il telefonino, prendendoglielo, lo lanciava per terra e glielo schiacciava con i piedi. I ragazzi che cercavano di nascondersi sotto il tir, nel porto venivano morsi dai cani della polizia.

Tanti ragazzi sono stati feriti dai cani. Io in un anno che sono stato a Patrasso ho vissuto tante difficoltà. Le persone che si trovano ancora, hanno l’unico desiderio quello di liberarsi dalla Grecia e dalla sua situazione difficile.